Francesco Salmarani, affermato medico trevigiano, si trova nei guai quando gli piomba in casa dall'America il suocero mafioso. Francesco scopre che i suoi soldi sono stati usati per l'acquisto di una villa e cerca di consolarsi con la governante-amante del suocero, il quale custodisce un tesoro illecito. Egli organizza così un colpo ai danni del congiunto, ma non sarà lui a goderne i frutti. Brutta farsa che faticosamente arranca a forza di schiaffi, equivoci e battute banali. Il soggetto è di Piero Chiara, ma, a volgarizzarlo pesantemente, provvedono i due sceneggiatori Castellano e Pipolo. Gli attori si adeguano all'andazzo generale.