Iqbal, un ragazzino sveglio e vivace di dieci anni, vive con il fratello Aziz e la madre Ashanta a Kardù, un piccolo villaggio in qualche parte povera del mondo. L'epopea di Iqbal comincia il giorno in cui decide di andare al mercato di Mapur per vendere alcuni giocattoli e pietre colorate e recuperare così i soldi necessari per pagare le medicine necessarie a curare il fratello malato. A Mapur, Iqbal incontra Hakeem, che si offre di comprargli le medicine per Aziz: in cambio, però, dovrà lavorare nella fabbrica di tappeti del suo amico Guzman. Per quanto tempo dovrà lavorare? La risposta rimane sospesa. Guzman intuisce presto le doti di Iqbal nel disegno e nel ricamo e lo costringe in un capannone sporco e freddo a lavorare al telaio per preparare un prezioso tappeto, un Bangapur Azzurro. Qui Iqbal incontra i suoi compagni d’avventura: Fatima, Emerson, Maria, Ben, Salman e Karim, bambini di età diverse ma con storie simili, tutte legate alla povertà. Iqbal non può far altro che cominciare a tessere il suo tappeto e pensare a come venirne fuori. Superata qualche diffidenza iniziale, nel gruppo di piccoli lavoranti comincia a farsi strada una coscienza nuova della loro condizione di piccoli schiavi "per sempre". Iqbal, però, non si dà per vinto: una volta resosi conto che il debito non si esaurirà mai malgrado le promesse di Guzman, comincia a elaborare un piano per liberare i suoi piccoli amici e consentire a tutti di tornare a casa....