Catone vede nella popolarità di Scipione l'Africano e di suo fratello l'Asiatico un pericolo per la Repubblica, e li accusa di aver rubato denaro pubblico. L'Africano, cui la moglie ha chiesto il divorzio non sopportandone la rigida integrità morale, scopre che l'appropriazione è opera del fratello. Resosi conto che non sono tempi per uomini della sua levatura, prende la responsabilità su di sé e va in esilio. Magni racconta un episodio dell'antichità con i toni della commedia popolare, assecondato da un cast solidissimo. Ma l'apologo storico ha un assunto un po' legnoso. Eccezionalmente, recita anche il montatore Mastroianni, fratello di Marcello. La colonna sonora è del flautista Severino Gazzelloni....