Olga, anziana, rivolge il suo testamento sentimentale alla nipotina Anna, ripercorrendo le tappe di una maturazione difficile e contraddittoria; per risparmiare almeno alla ragazza i "guasti" che complicarono la sua vita. Cresciuta in una famiglia che la abituò a reprimere le emozioni, Olga sposò, per convenienza, un uomo qualunque. L'unico vero amore della sua vita, un medico incontrato in vacanza, morì in un incidente stradale. Il fortunato best seller di Susanna Tamaro è diventato un film mediocre: l'adattamento cinematografico, di una storia di per sé elementare, è lento, pesante, asfissiato dalla letterarietà.